BIO

Artista autodidatta con una passione per la pittura, la scultura, la resina e la scenografia. Specializzata in opere figurative . Ha esposto le sue opere in varie mostre sul territorio . Dal 2004 al 2017 realizza decori su pavimentazioni e pareti in resina in collaborazione con la GOBBETTO di Milano.
Nel 2011 mostra personale "Manufatti" realizzando opere in resina, sculture e accessori in resina su borse.
Dal 2015 al 2020 cura le scenografie nonché la direzione artistica del Teatro Santa Margherita Laboratorio di Salerno.
Nel 2021 vince il premio Sezione Arte Figurativa alla Biennale di Salerno .
Nel 2022 personale di dipinti ad olio "Sii come" a Palazzo Fruscione di Salerno . Nel 2023 mostra collettiva a "Le Caveau" di Napoli . Nel 2023 partecipa con una personale " Sii come" nella sede del Comune di Pontecagnano. Nel 2023 mostra collettiva "Effetto Doppler" nella Galleria "Spazio 57" di Napoli . Nel febbraio 2024 partecipa con una personale "L'eco dei ricordi" a "Le Stanze dell'arte" a Palazzo Fruscione di Salerno e ad ottobre con la personale "Basta Poco" realizzando questa volta opere con pastelli su carta Pastelmat.
Sempre nel 2024 riceve il "Premio Mulieres Salernitanae" per la sezione pittura
Prossima personale a Cava de' Tirreni presso il Complesso Monumentale di San Giovanni Battista, dal 6 al 15 dicembre 2024, con un nuovo progetto.

Sabrina Tortorella è un'artista contemporanea nota per le sue rappresentazioni di bambine dagli occhi grandi, caratterizzate da uno stile che unisce l'innocenza infantile ad una profonda capacità espressiva.
Le sue opere si distinguono per l'uso di colori vividi e per l'attenzione ai dettagli, caratteristica che le permette di evocare un mondo surreale, sospeso tra sogno e realtà.
Gli occhi sproporzionati delle sue bambine rappresentano finestre sull'anima, capaci di trasmettere emozioni contrastanti, come malinconia e dolcezza, aprendo un dialogo intimo con lo spettatore. Non sono solo un tratto estetico, ma strumenti narrativi che comunicano malinconia, curiosità e introspezione. Il loro sguardo fisso cattura l'attenzione dello spettatore, invitandolo ad un dialogo interiore.
I dipinti rivelano un universo pittorico intriso di sensibilità, capace di fondere elementi classici con un tocco surreale e contemporaneo. Questa scelta stilistica può essere interpretata come una ricerca profonda sull'umanità e sulla purezza dei sentimenti
Criticamente, si potrebbe riflettere sulla sfida di evitare la banalizzazione di un tema così specifico e sull'abilità di innovare in un contesto visivo che rischia di essere identificato con un'estetica di nicchia. Tuttavia, Tortorella dimostra un'abilità narrativa e una sensibilità cromatica che conferiscono unicità alle sue creazioni.
La sua arte non si limita a una mera celebrazione visiva, ma invita a riflettere su emozioni universali, come il desiderio di connessione e il senso di perdita. Questo la rende un'interprete contemporanea interessante, pur nel solco di influenze artistiche precedenti, richiamando inevitabilmente il lavoro di Margaret Keane, artista iconica degli anni '60 e '70,